Riflessione post terzo incontro de “Le forme dell’acqua”, a cura di Carla Ortona

DATA: 17 Aprile 2024

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Non tutti coloro che hanno partecipato al terzo incontro della Rassegna “Le forme dell’acqua”, tenutosi il 25 marzo presso il Palazzo dell’Acquedotto, forse sapevano che nel 1934 il poeta Giuseppe Ungaretti fu inviato speciale della ‘Gazzetta del Popolo’ di Torino per raccogliere una testimonianza diretta del volto nuovo che l’Acquedotto Pugliese aveva impresso alla storia dell’ _Apulia siticulosa._ Emozionandoci, ce lo ha raccontato la nostra bravissima Celeste Maurogiovanni mentre sullo schermo scorrevano le bellissime immagini tratte dall’Archivio storico dell’Acquedotto Pugliese e comprese nel libro, edito da Adda, _Giuseppe Ungaretti. Alle fonti del Sele_ . Le letture dei versi di Ungaretti, attraverso la voce dell’attrice e maestra di dizione Paola Martelli, hanno accompagnato il racconto di Celeste Maurogiovanni trasmettendoci le emozioni del grande scrittore. Oggi – ha detto Pino Donghi nel suo discorso introduttivo – un giornale avrebbe scelto come ‘inviato’ un giornalista e, invece, nel 1934 la ‘Gazzetta del Popolo’ non esitò a scegliere che fosse un “poeta” a raccontare come il fiume Sele, imbrigliato nelle grandi gallerie, fosse giunto da Caposele fino a Leuca: _(…) l’uomo, così forte, come dicono i santi, perché l’unico fra gli esseri viventi a sapersi debole, aveva raccolto e alzato nelle sue povere braccia un fiume, l’aveva con una grazia mitica voltato dall’altra parte del monte (…) alla fine, sì, c’era l’acquedotto._ Giuseppe Ungaretti, _Viaggi e lezioni, in vita d’un uomo_ .
Grazie Celeste per averci fatto conoscere lo straordinario viaggio del poeta cercatore d’Acqua!


A cura di Carla Ortona

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