“Tre centimetri dietro gli occhi” monologo teatrale – SOLD OUT

DATA: 04 Novembre 2024

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Nuovo Teatro Abeliano Bari, lunedì 25 novembre 2024 – ore 21.00
 
Adattamento dal testo originale “Tre centimetri dietro gli occhi”, di Pino Donghi. Monologo teatrale di Massimo Popolizio, con le musiche di Giovanna Famulari. – SOLD OUT
 
 
Un esperimento di pensiero. Cosa si prova ad essere vivi, coscienti ma murati dentro sé stessi? Immobilizzato in una camera d’ospedale, Riccardo Borrazzini, un (molto poco) paziente total locked-in, un cinquantenne in coma vegetativo da quasi cinque anni, prova a gridare muto la sua volontà di rimanere in vita insieme al radicale rifiuto verso lo spegnimento delle macchine. Nessuna fede religiosa lo conforta, non crede ci sia un’altra vita nell’aldilà, men che meno una migliore, eppure, con forza afferma la sua capacità di resistere, la necessità di sperare e una insopprimibile voglia di vivere.
Mentre con la sua singolarissima esistenza mette in scena uno dei problemi più attuali e tremendi con i quali si confronta la ricerca scientifica, spalancando a chi lo ascolta un mondo altrimenti sconosciuto e inconcepibile, il protagonista si scaglia contro la pigrizia delle frasi fatte, la retorica degli schieramenti preconcetti, e quel modo di discutere ormai prevalente che schiaccia il pensiero nelle curve delle opposte tifoserie. Quello di Riccardo Borrazzini è un grido contro la superficialità dei luoghi comuni, la leggerezza dei nastri di parole già condannati da George Orwell nei suoi scritti politici e l’inemendabile kitsch esistenziale denunciato da Milan Kundera ne L’insostenibile leggerezza dell’essere.
Concepito di necessità come un monologo, Tre centimetri dietro gli occhi, edito da Scienza Express, prima prova narrativa di Pino Donghi, nell’ottobre 2022 già vincitore della DC edizione del Premio Internazionale di Letteratura città di Como, arriva quasi naturalmente a teatro, incontrando la voce, il corpo e la sensibilità attoriale di Massimo Popolizio, uno dei maggiori, se non il più importante interprete della scena teatrale italiana, accom-pagnato al violoncello dall’eclettismo musicale di Giovanna Famulari. Prima rappresentazione assoluta al Nuovo Teatro Abeliano di Bari, grazie all’impegno dell’Associa-zione Donne in Corriera e alla produzione della Compagnia Orsini di Umberto Orsini e Francesco Feletti.

 
 
Massimo Popolizio, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio d’Amico’, inizia da subito a lavorare con Luca Ronconi, una collaborazione che si protrarrà fino all’ultimo spettacolo del Maestro, Lehman Trilogy (2015), con il quale ottiene il premio Ubu come migliore attore. Tra i molti spettacoli interpretati per Ronconi, Gli ultimi giorni dell’umanità di Kraus (1990), Verso Peer Gynt da I bsen (1995), Quer pasticciaccio brutto de via Merulana da Gadda (1996), II lutto si addice a Elettra di O’Neill 0997), I due gemelli veneziani di Goldoni (premio Ubu 2001 come migliore attore protagonista). Per Professor Bernhardi di Schnitzler riceve l’Ubu 2005 come miglior attore non protagonista. Tra gli spettacoli ricordiamo Copenaghen di Frayn (2001), Riccardo III di Shakespeare (2003), Ritter Dene Voss di Bernhard (2007), Cyrano de Bergerac di Rostand (2009), II misantropo di Molière (2010), Blackbird di Harrower (soli). Nel 2015 dirige II prezzo di Miller, con Umberto Orsini. Per Radio Tre realizza la lettura integrale di vari libri, tra cui Ragazzi di vita di Pasolini. Nel 2017 vince li premio Ubu per la regia di Ragazzi di vita. Da allora firma le regie di grandi successi dove è anche protagonista: Furore da Steinbeck (2018), Un nemico del popolo di lbsen (2019), M il figlio del secolo da Scurati (2021), Uno sguardo dal ponte di Miller (2023), L’Albergo dei poveri di Gor’kij (2024). Molti anche i ruoli in tv e al cinema dove si ricorda, tra le altre, la collaborazione con Paolo Sorrentino per II divo e La grande bellezza. Nel 2018 è protagonista del film di Luca Maniero Sono tornato, in cui interpreta Mussolini; nel 2020 è tra i protagonisti dell’opera prima di Pietro Castellitto, ‘predatori.
 
 
Giovanna Famulari, musicista eclettica, diplomata al conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste. Violoncellista, pianista, arrangiatrice e produttrice artistica, spazia tra vari generi e stili musicali che vanno dal pop al jazz, dalla musica world alla musica contemporanea passando dal teatro ai concerti e alle colonne sonore. Ha vinto tra l’altro il premio Pavoncella d’oro e il premio AILA 2018. Oltre ai suoi progetti musicali da solista collabora con diversi artisti nazionali ed internazionali. Ha fatto conoscere il suono del suo violoncello nei più prestigiosi teatri del mondo esibendosi a Dubai, Arabia Saudita, Algeria, Tunisia, Israele, Palestina, Portogallo, Francia, Spagna, Germania, Brasile e Argentina.

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