Primo incontro dei Dialoghi postMeridiani

Edizione 2020
LUOGO:

diretta streaming


PERIODO:

20 novembre 2020

DETTAGLI:

Venerdì 20 Novembre 2020, si è inaugurata la rassegna "Dialoghi postMeridiani", svoltasi in diretta streaming sui siti internet, le pagine Facebook e i canali Youtube di Società editrice il Mulino e Donne in Corriera.

Il primo appuntamento è stato dedicato alla città di Praga, con un dialogo tra Franco Cardini e Giuseppe Lupo. Autori entrambi di libri dedicati a questa città, è stata l’occasione per ripercorrere le sue strade tra storia, cultura, arte e itinerari da scoprire, in due racconti che si intrecciano: la Praga, capitale segreta d’Europa, di Cardini, gotica e medievale, sotto la quale s’indovina qua e là il bagliore dell’oro brunito barocco, tra alchimia e storie nere, seguendo anche Kafka, nei luoghi dove ci conduce anche il libro di Lupo, A Praga con Kafka.

   

Franco Cardini - PragaFranco Cardini è professore emerito di Storia medievale nell’Istituto Italiano di Scienze Umane e Sociali/Scuola Normale Superiore; è Directeur de Recherches nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University. Per il Mulino ha tra l’altro pubblicato «Gerusalemme» (2012), «Istanbul» (2014), «Andare per le Gerusalemme d’Italia» (2015), «Onore» (2016), «Samarcanda» (2016), «Andalusia» (2018), e con R. Mancini «Hitler in Italia» (2020).

Pronunci la parola Praga e ti vengono in mente l’oro e il nero, i riflessi dei cristalli e dei granati, la musica, la raffinatezza dei caffè e la pittura onirica dell’Arcimboldo. La capitale magica della vecchia Europa è un viaggio straordinario attraverso il tempo e lo spazio: è la città delle tenebrose meraviglie dell’imperatore-alchimista Rodolfo II, dei carillon, del cimitero ebraico, del Golem, dei fantasmi e delle mostruose mutazioni kafkiane. È la città del buio fiammeggiante dell’occupazione nazista, dell’oscurità plumbea degli anni comunisti, del Sessantotto e dell’incredibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera. Praga, luogo che Mozart ha più amato al mondo. Una passeggiata lunga un libro, dove l’ultima meta è il Ponte Carlo dal quale guardare la Moldava e capire d’un tratto che cos’è l’Europa.

 

Giuseppe Lupo - A Praga con KafkaGiuseppe Lupo è nato in Lucania (Atella, 1963) e vive in Lombardia, dove insegna Letteratura Italiana Contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Ha pubblicato per Marsilio tra gli altri: L’americano di Celenne (2000; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello), L’ultima sposa di Palmira (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini), Viaggiatori di nuvole (2013; Premio Giuseppe Dessì), L’albero di stanze (2015; Premio Alassio-Centolibri) e Gli anni del nostro incanto (2017; Premio Viareggio Rèpaci). È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore e di Avvenire.

Il vincitore del Premio Viareggio 2017 incrocia i passi di uno degli scrittori più importanti del Novecento. Tra la città di Praga e Kafka esiste un legame assai particolare, sia perché gran parte delle sue opere sono nate lì, sia perché la città stessa è una specie di libro in cui personaggi, luoghi, situazioni vere o soltanto intuite hanno trovato il luogo dove realizzarsi. Percorrendo strade, abitando appartamenti, frequentando locali pubblici, Kafka ha avuto la possibilità di conoscere un tipo di umanità che poi è entrata nelle sue pagine come simbolo di una specie umana che vive i contrasti della modernità, le contraddizioni delle tante civiltà che si sono incontrate (quella ebrea, quella tedesca, quella slava). Seguire Kafka nei percorsi cittadini, guardare la città dalle finestre dei suoi appartamenti, respirare l’aria degli uffici dove prevalentemente si è svolta la sua vita di impiegato modello è un po’ come camminare sopra le parole stampate nei suoi libri, finendo per essere Praga stessa il vero grande libro di una letteratura kafkiana.

 

Scarica qui il programma completo, con il dettaglio dei vari incontri.

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