9 Novembre: Primo incontro “Nel nome delle madri”

Edizione 2023
LUOGO:

Biblioteca Gaetano Ricchetti - Bari


PERIODO:

9 Novembre 2023

DETTAGLI:

NEL NOME DELLE MADRI
dalla tragedia greca alla narrativa contemporanea (A.M. ORTESE ED ELSA MORANTE)

Decisiva sul piano dell’esperienza esistenziale, la relazione fra madre e figlio/figlia assume nella letteratura di tutti i tempi grande rilievo.
Clitemnestra, da madre, vendica il sacrificio che il marito Agamennone non aveva esitato a compiere sulla figlia Ifigenia, per ottenere i venti favorevoli necessari per salpare alla volta di Troia. A questo delitto segue l’uccisione di Clitemnestra da parte del figlio Oreste, spinto dalla feroce determinazione di sua sorella Elettra che vuole vendicare la morte del padre.
Simbolo dell’esclusione delle donne dal mondo patriarcale, questo mito, ripreso dai tre tragediografi Eschilo, Sofocle ed Euripide, potrebbe rappresentare il rifiuto e il distacco dei figli dalla madre, un tempo legati da un’unione indistinta, ovvero nel periodo in cui crescono e si formano nel ventre materno. Negata l’unità originaria che ha reso possibile loro la vita, entrambi i figli abbracciano simbolicamente i valori paterni.
«Interno familiare» di Anna Maria Ortese, analizza il ruolo della madre nel secondo dopoguerra, considerato come elemento principale ed unificante della famiglia. La maternità è vissuta come sacrificio e completo annullamento dell’individualità femminile.
Leggere Elsa Morante significa, invece, scostarsi dalla passata tradizione familiare: i suoi romanzi da “Menzogna e sortilegio” (1948), attraverso “L’isola di Arturo “(1957) sino ad “Aracoeli” (1982), veri monumenti alle relazioni complicate con la madre, ci offrono spunti di grande interesse e ci spingono a comprendere in che modo la scrittrice contribuisca a ridefinire il tema della maternità e dei ruoli femminili.

   

TESTI
-Versi tratti dalle Coefore ( Eschilo), dall’Elettra ( Sofocle e Euripide).
- Interno familiare, racconto tratto dalla raccolta Il mare non bagna Napoli, di A.M.Ortese.
-L’isola di Arturo ( 1957) di Elsa Morante con incursioni in Menzogna e sortilegio (1948) e Aracoeli (1982)

   

Rita Ceglie, già docente di Italiano e Latino presso il liceo classico Q. Orazio Flacco di Bari; coordinatrice del Dipartimento di Italiano dall’a.s. 2003/04 all’a.s. 2009/10; vincitrice di una Borsa di Ricerca didattica presso l’IRRSAE ( 2001); relatrice del corso di aggiornamento per docenti sul tema : “Tipologie testuali per la produzione scritta di Italiano nel triennio”; relatrice in numerosi Convegni dell’ADIsd ( Associazione di Italianisti- sezione didattica) di cui è stata referente regionale dal 2014 al 2017, è impegnata in numerose attività di formazione e aggiornamento professionale in collaborazione con l’ADIsd e con la MOD (Società Italiana per lo studio della modernità letteraria)

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