Carla Ortona

Ho 64 anni. Quando ho terminato il Liceo non ho avuto il minimo dubbio sulla scelta della Facoltà universitaria: Lettere e Filosofia. La Storia e la Letteratura hanno da sempre rappresentato il mio nutrimento e la mia passione! Non posso dimenticare con quanto entusiasmo ho affrontato quel ciclo di studi. Credo, pertanto, di essere stata davvero molto fortunata a iniziare a lavorare, a soli 22 anni (erano altri tempi ….), con la Casa Editrice Laterza.

Sono cioè entrata nel Tempio barese dell’Editoria e la stessa Casa Editrice rappresentava per me la “Storia”! Mi sono occupata di revisione delle bozze dei libri e ho poi avuto la responsabilità del coordinamento dell’Ufficio dei revisori che lavorava a stretto contatto con la Redazione.

Sono poi diventata un Quadro aziendale occupandomi del coordinamento di tutto il processo di lavorazione dei libri e, infine, dei rapporti con i committenti di opere finanziate (enti, istituzioni, università, aziende, banche).

Sono in pensione dal 2016, ma il mio rapporto di collaborazione/consulenza con Laterza continua e ne sono felice! Non avrei desiderato niente di più bello e appagante che lavorare sui libri! Oggi mi occupo anche dell’Archivio storico della corrispondenza degli Editori Laterza che parte dal 1901 e attraversa tutto il Novecento: un’altra esperienza bellissima per me che passerei le ore a studiare i documenti del passato! Questa curiosità mi ha spinto, qualche anno fa, a dare inizio a una ricerca presso l’Archivio di Stato di Bari sui documenti dell’anagrafe cittadina relativamente a un campo molto specifico, quello dei neonati non riconosciuti fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento: spero di poterla portare a termine e condividerla con gli altri!

Sono sposata con Francesco Scotto medico in pensione e appassionato di Teatro, Cinema e Arte. Le sue passioni, assolutamente condivise, sono la linfa vitale del nostro rapporto e condividiamo anche il piacere di viaggiare!

Mi piace ricevere gli amici a casa e cucinare per loro. Se dipendesse solo da me organizzerei spesso incontri di approfondimento in cui potersi confrontare e condividere le conoscenze acquisite. Concepisco, cioè, gli incontri con gli altri come delle preziose occasioni di arricchimento.
Mi piace anche molto rendermi utile per gli altri e capita di frequente che parenti e amici si rivolgano a me per risolvere questioni di svariata natura. Francesco ha coniato per me uno slogan che mi fa ridere e nel quale mi riconosco. “Hai un problema? Sei in ambascia? Chiama Carla non ti lascia!”.

CARICA: Consigliere con delega ai rapporti con altre associazioni, enti di cultura pubblici e/o privati, teatri, case editrici, istituzioni pubbliche e private di promozione della lettura e della cultura.

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